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lunedì 16 maggio 2011

Wii Music: si salvi chi può!


Qualche sera fa a casa di un'amica musicista ho scoperto l'esistenza di qualcosa di inquietante...per una musicista, si intende...

Nintendo Wii. Ovvero come suonare senza strumenti. Ovvero come eliminare le già scarse probabilità che a qualcuno venga in mente di suonare uno strumento con lo studio vero, su uno strumento vero.

Ovvero: autismo musicale.

In pratica si finge di suonare utilizzando uno o più telecomandi che sostituiscono un vero strumento in tutto e per tutto.
Vi prego, ditemi che non è vero.

Invece sì. Quindi come resistere alla tentazione di provare?
E dunque eccoci lì, 5 stimate professoresse d'orchestra pluridiplomate che agitano nell'aria telecomandi, impersonate sullo schermo da odiosi coniglietti sdentati!



Forte dei miei progressi con la batteria, mi sono cimentata anch'io. Inutile dire che sono stata quella col punteggio più basso. Forse il mio malcelato scetticismo ha remato contro...
Il vero problema è che non posso fare a meno di vedermi dal di fuori e sentirmi incredibilmente ridicola. Ma come non darmi ragione vedendo immagini come queste??


Ma io dico, passi per la batteria o per la direzione di un'orchestra, ma per suonare un flauto non è meglio comprarselo vero e imparare, invece di sembrare una pazza cerebrolesa??
E questo è nulla! C'è anche la possibilità di cantare virtualmente! Con i movimenti del telecomando si dà voce al coniglietto... Ma non basterebbe aprire la bocca e, santocielo, CANTARE?? Roba che al confronto il karaoke sembra un'altissima espressione artistica...

E per suonare un microscopico tamburello c'è forse bisogno di perdere la dignità come questa attempata signora?


Per quello che riguarda il violoncello, vi rimando a questo agghiacciante link...




Che questa sia una soluzione per i tagli alla cultura ed in particolare alla musica? In effetti, a che scopo studiare tanti anni ed affannarsi per cercare di imparare a suonare? Fra non molto le orchestre potrebbero essere costituite da autistici musicisti che maneggiano telecomandi o finti strumentini come questi...


Però vi avverto che se un domani la mia famiglia somigliasse anche lontanamente a questa invocherò l'eutanasia di gruppo...


Vi prego, si salvi chi può!

mercoledì 11 maggio 2011

Ragazza copertina!


In questi giorni ben 2 persone mi hanno detto "Sei in copertina!".
Ho subito pensato che, reduce dai miei successi sanremesi, qualche paparazzo mi avesse seguita e fotografata con mio marito mentre facciamo la spesa e già mi vedevo con qualche didascalia del tipo:

Paola Siragna, 28 anni, col marito Simone, 30, mentre fanno la spesa. "Fuori dai riflettori faccio una vita normale" dice lei "L'importante è rimanere se stessi".

Invece la rivista in questione è quella degli iscritti alla SIAE (la leggeranno sì e no 10 persone). Si vede Roberto Benigni a cavallo ed io spunto sullo sfondo, con la mia pettinatura modello Beethoven (ricordate?), e sembro 120 kili!

Vabbè... Quasi quasi preferivo apparire su Cioè o Top Girl...

Come gli elefanti nella Cinquecento...


Ieri sera sono tornata alle 2,30 da un concerto al Lingotto di Torino.
Sono stati giorni movimentati scanditi da improbabili viaggi della speranza.
Come sempre la divisione delle macchine ci ha dato la possibilità di dare sfoggio alle nostre doti di giocatrici di TETRIS (come faremmo se non fossimo nate negli anni '80??).

Viaggio 1: Genova-Tortona

Composizione macchina:

3 persone (di cui una incinta all'ottavo mese, che giuro non sono io)
2 violoncelli
1 viola

Viaggio 2: Tortona-Ivrea

Composizione macchina:

4 persone (di cui nessuna incinta)
1 contrabbasso
1 violoncello
2 viole
3 trolley
vari abiti da concerto
1 sgabello per contrabbasso

Viaggio 3/4: Ivrea-Torino / Torino-Genova

Composizione macchina:

3 persone
1 contrabbasso
1 violoncello
1 viola
3 trolley
abiti da concerto
sacchetti risultanti dallo shopping sfrenato nel quale ci scanteniamo per ammazzare la noia nei momenti morti (e col quale spendiamo più della metà del cachet!)

In pratica la scena mi ha ricordato molto questa dei Simpson:



Ora, considerando che le persone che compongono le macchine nei vari viaggi sono sempre diverse perchè: una arriva col fidanzato e torna con le amiche, una arriva con le amiche e torna coi genitori, una arriva da non si sa dove per i fatti propri poi fa metà viaggio con le amiche poi scappa con l'amante...i conti per la divisione delle spese richiedono come minimo un master in economia aziendale!
Col risultato che le ultime che fanno il viaggio pagano per tutti...
(e indovinate chi si ritrova sempre fra le ultime?).

Comunque, i viaggi fra donne danno sempre delle grandi gioie. Sono convinta che gli uomini da soli non si divertano quanto le donne...
Anche se, a dire il vero, si sente che gli anni stanno passando... Un tempo si strascorrevano le lunghe ore in macchina parlando solo di ragazzi, ora siamo passate ad estenuanti conversazioni sull'arredamento della casa, stoviglie, ricette, talvolta figli...fino ad arrivare a conversazioni estreme, come la ma amica R. che l'altro giorno in una sferzante botta di ottimismo è arrivata a chiederci se noi preferiremmo essere cremate o mangiate dai vermi...che va bene che gli anni passano, ma non esageriamo...