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lunedì 31 gennaio 2011

Diario Sanremese: seconda parte!


Sono sveglia da circa 10 minuti, fra poco scenderò a fare colazione...
E' uno dei pochi momenti in cui sono sola. Sono a Sanremo da tre giorni e mi sembra di essere qui da una vita, di condividere le mie giornate coi colleghi da una vita...
Ma il bello del Festival è anche questo...

Ieri un amico mi ha citato una frase che mi ha colpito "Non potendo aggiungere giorni alla vita, diamo vita ai giorni...". Beh, io quando sono qui mi sento viva.
Si intende, magari non ieri dopo aver provato circa 8 volte "'O surdato 'nnammurato" con Vecchioni, ma in generale sì.
Così abbiamo deciso con le amiche di concederci una seratina sanremese per festeggiare il nostro ennesimo festival insieme... Se non che i pub che noi frequantavamo l'anno scorso hanno chiuso tutti, o per droga o per motivi affini (il che spiega il perchè della nostra immotivata ilarità ogni volta che uscivamo da lì...). Così abbiamo vagato da Piazza Colombo all'Ariston senza una qualche meta precisa, cosa che ci ha messo una depressione incredibile.

Bisogna studiare qualcosa da fare la sera...prima che le nostre serate vengano fagocitate dalle prove...

Per ciò che riguarda il resto, il mio taglio di capelli sta notevolmente peggiornado di giorno in giorno, vi terrò aggiornati sugli sviluppi...mi chiedo cosa mai mi potranno fare i parrucchieri Rai per le serate (intanto ci hanno preso la misura della testa, e ciò non premette nulla di buono...).
In compenso la mia compagna di stanza va in palestra tutte le mattine, cosa che mi fa sentire molto in colpa, ma vabbè...

Oggi proveremo con Anna Oxa e Vecchioni di nuovo (se rifacciamo 'O surdato 'nnammurato potrei piantarmi l'arco nella giugulare...) più altri che non ricordo...

Ora vado a colazione, prima che Morandi si mangi tutto!

Alla prossima!

Voglio però lasciravi col testo di una canzone che abbiamo provato ieri con Nathalie...premetto che a me Battisti non piace un gran che, ma questa è una delle canzoni più belle di sempre...che oggi non si scrivono più...

In un mondo che
non ci vuole più
il mio canto libero sei tu
E l'immensità
si apre intorno a noi
al di là del limite degli occhi tuoi
Nasce il sentimento
nasce in mezzo al pianto
e s'innalza altissimo e va
e vola sulle accuse della gente
a tutti i suoi retaggi indifferente
sorretto da un anelito d'amore
di vero amore
In un mondo che - Pietre un giorno case
prigioniero è - ricoperte dalle rose selvatiche
respiriamo liberi io e te - rivivono ci chiamano
E la verità - Boschi abbandonati
si offre nuda a noi e - perciò sopravvissuti vergini
e limpida è l'immagine - si aprono
ormai - ci abbracciano
Nuove sensazioni
giovani emozioni
si esprimono purissime
in noi
La veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s'alza un vento tiepido d'amore
di vero amore
E riscopro te
dolce compagna che
non sai domandare ma sai
che ovunque andrai
al fianco tuo mi avrai
se tu lo vuoi
Pietre un giorno case
ricoperte dalle rose selvatiche
rivivono
ci chiamano
Boschi abbandonati
e perciò sopravvissuti vergini
si aprono
ci abbracciano
In un mondo che
prigioniero è
respiriamo liberi
io e te
E la verità
si offre nuda a noi
e limpida è l'immagine
ormai
Nuove sensazioni
giovani emozioni
si esprimono purissime
in noi
La veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s'alza un vento tiepido d'amore
di vero amore
e riscopro te.

giovedì 27 gennaio 2011

Diario Sanremese: prima parte!



Dunque dunque. Facciamo mente locale.
Sono tornata ieri sera da Roma, dalla prima parte di prove Sanremesi.
Ho ritrovato vecchi amici e vecchi luoghi e ne ho conosciuti di nuovi (amici e luoghi).
Ogni volta che vengo via da Roma mi chiedo se l'anno dopo ci tornerò, se sarò ancora fra i prescelti o se chiameranno ragazze più giovani, o più carine...chissà...
Quello che è certo è che io non riesco a godermi niente. Più sono felice di una situazione e più temo che tutto finisca...

Comunque, quando si torna da Roma ci si sente depositari di uno dei segreti di Fatima: conosciamo le canzoni. Le abbiamo sentite, le abbiamo suonate, le abbiamo già commentate fra noi. E come sempre la prima impressione si rivela essere spesso sbagliata. In questi due giorni di relax vorrei mettermi sul divano a sentire tutte quelle orride trasmissioni pomeridiane in cui fanno pronostici sulle canzoni ed ognuno rivela anticipazioni assolutamente inventate.
Invece mi sono farcita questi due giorni di impegni, lezioni, prove...giusto per recuperare il tempo perduto e non rischiare di rilassarmi 48 ore. Non sia mai.

Fare parte dell'orchestra del Festival ti dà un senso di potere e celebrità, cosa inevitabile, specie se l'anno prima sei stato trasmesso in mondovisione mentre lanciavi spartiti in diretta dal Teatro Ariston di Sanremo.
Beh, intendiamoci, non è che sia stato un gran bel gesto, ma è divertente vedere come ad un anno di distanza la gente in tv ancora ne parli, chiedendosi se fosse preparata o no...

Comunque, aspetti positivi di questi 10 giorni:

-Gli amici
-La dieta (abbastanza rispettata)
-Luca Barbarossa che arriva alle prove su una Vespa rossa (ognuno ha le proprie debolezze)
-La possibilità di prendere lezioni di batteria nelle pause
-Le mille chiacchiere sui massimi sistemi fra una canzone e l'altra
-I tempi morti in cui leggere 2 libri di Nick Hornby e meditare sulla vita
-Roma, in generale, sempre splendida

Aspetti negativi:

-Il tasso alcolico (il mio fegato ancora implora pietà per il Festival dell'anno scorso...)
-Un brufolo sul mento, colpa del muffin al cioccolato dell'aeroporto
-La distanza dal marito
-Lo shopping, quest'anno poco fruttifero
-Il taglio di capelli di Jean Luis David, che avrebbe dovuto essere all'ultima moda e super sexy, mentre dopo il primo lavaggio sembravo Hillary Clinton appena sveglia al mattino... (Scrivere sulla lavagnetta: se un parrucchiere ti dice "Basta che li asciughi a testa in giù e vegono così come li ho fatti io", NON GLI CREDERE!)

Ancora non abbiamo visto i vestiti, ma ci hanno preso le misure e io mi sarei legata una corda intorno al collo...specie quando mi hanno chiesto la taglia e, quando ho detto 44, si sono guardati sospettosi per poi dire "Sssi, vabbè...poi vediamo...".
Che avranno voluto dire??